La Locandiera spalanca le lucenti porte dell’Excess Venice Boutique Hotel
Cosa rende lussuoso un Hotel? La maestosità del palazzo che lo ospita e la ricercatezza dei dettagli di pregio, certamente. Ma un Hotel, per essere speciale, deve avere un’anima e una storia da raccontare e di cui sentirsi parte. Elisabetta Dotto, locandiera da tre generazioni, la mette in scena come una magnifica opera teatrale.
Attraversando alcuni degli oltre quattrocento ponti che collegano le sponde dei canali meno turistici di Venezia, voltando a sinistra per una calle di Dorsoduro, lasciandosi alle spalle le acque scure e calme di Fondamenta San Sebastiano, si spalancano le porte su luci soffuse, profumi speziati, tessuti ricercati e soffitti ad antichi cassettoni che accolgono i viaggiatori all’Excess Venice Boutique Hotel & Private Spa.
A ricevere l’ospite si trova quella che una volta era la reception, ora trasformata in un inatteso e sorprendente bar dalla struttura dorata, che al posto delle chiavi sceglie di esporre bottiglie di gin pregiato, tra suggestivi giochi di luce creati sotto al bancone di fossile marmorizzato, una lastra appositamente scelta e montata a Venezia.
Laurent Perrier scorre a fiumi per l’inaugurazione dell’area cocktail, perché la Locandiera accoglie ogni suo ospite con innato garbo, scintillante eleganza e sincera empatia, come se l’intero palazzo, e il personale al completo, vestito in tono con ogni dettaglio dell’ambiente, stessero aspettando proprio lui.
Elisabetta Dotto, la Locandiera dell’Excess Venice Boutique Hotel & Private Spa
Elisabetta Dotto sceglie di essere la Locandiera della sua Locanda di Lusso con una dedizione ed una cognizione di causa ereditata da tre generazioni di albergatori; dal padre Giancarlo, che le ha insegnato l’eleganza e ricordato di imparare ad osservare, non solo con gli occhi.
“Osservare con tutti i sensi e imparare a reagire in fretta. In questo si declina ogni giorno la formula dell’empatia di una locandiera.”
Ed è questo che deve aver spinto Elisabetta Dotto, in una grigia alba d’autunno scandita dal suono della sirena per l’acqua alta, a scegliere di indossare il suo rossetto morbido e profumato per addolcire le parole che avrebbe riservato ai suoi ospiti, per trasformare una grave emergenza in un’esperienza unica, che avrebbero ricordato per sempre come un evento extra-ordinario vissuto nella loro vita.
Ed è questo che deve averla spinta a stappare due bottiglie di Ferrari Rosé per un gruppo di “ragazze nell’animo”, che non si sono lasciate scoraggiare e non hanno rinunciato ad indossare alti stivali di gomma per attraversare le strade sommerse dall’”acqua granda” più eccezionale del XXI secolo.
“Brindiamo alla vita, al coraggio e all’empatia”
ha detto loro Elisabetta, convinta che l’unico errore che si possa commettere nel prendersi cura di un ospite sia quello di non fare nulla.
L’albergo perfetto: Noble Secret Luxury. L’Excess Venice Boutique Hotel & Private Spa
Secondo Elisabetta Dotto l’albergo perfetto è una meditata miscela tra anima e genius loci, fra luci e tessuti, ambienti interni e spazi esterni, musica e odori.
“Voglio solo cose magnifiche per i miei alberghi perché gente magnifica ne sarà sedotta e verrà da me”.
L’atmosfera deve essere una danza perfetta di una serie di dettagli in completa armonia tra loro: musica, illuminazione, tonalità dell’abbigliamento del personale. Tutto deve raccontare la stessa storia e immergere l’ospite nel mondo sapientemente creato per lui con gusto e ricercatezza.
Elisabetta Dotto ha scelto un palazzo borghese del ‘400 e lo ha trasformato in un Boutique Hotel elegante, sensuale, accogliente, sfarzoso ed esclusivo.
Sedici stanze taylor made, una diversa dall’altra, ciascuna con una propria anima, pensata per diverse tipologie di ospiti: dalla Lady Room alla Gentleman Suite, fino alla Superior Emotion Room e alla Executive Suite.
Mini piscine private in lussuosissimi bagni, grandi vasche e letti a baldacchino sono solo alcuni elementi di questo luogo sublime di sogno ed evasione, dal potente potere evocativo.
Un “tripudio di eccessi nel dettaglio”, come lo ha definito Conde Nast Traveler, dove dietro ogni porta e girato ogni angolo si scoprono cura e attenzione pensati per far sussurrare all’ospite che sì, forse la bellezza lo salverà davvero il mondo.
Al Fresco Lounge, il giardino segreto dell’Excess Venice Boutique Hotel & Private Spa
“Il racconto di un hotel inizia con il suo stile. L’hotel deve raccontare il luogo nel quale è inserito.”
Per ristorarsi dopo estenuanti sali scendi per i ponti veneziani si può scegliere di rilassarsi sui raffinati baldacchini presenti nel maestoso giardino di 514 mq (una rarità per Venezia), immergendosi nelle pagine di un libro oppure sorseggiando un Excess Bellini, preparato con succo di pesca biologico e purea di lampo, versato con charme dalle mani sapienti di un barman elegante.
“Rumori, fruscii, musica lounge, l’ascensore che parte e si ferma, lo straordinario set di valigie limited edition, i bei gioielli, gli orologi, le liti straordinarie di amanti improbabili che si spacciano per sposi novelli!”
La Locandiera e la sua sfarzosa Locanda sono teatro di piccoli e grandi eccessi veneziani, e allo stesso tempo mura discrete che avvolgono in un’atmosfera calma e senza tempo chi sceglie di concedersi un ristoro dalla vita per qualche momento.
Elisabetta Dotto sceglie di non chiudere mai le porte del lucente mondo che ha plasmato per i suoi ospiti internazionali, tenendole aperte tutto l’anno per accogliere un crocevia eclettico di culture e personalità.
“Nei suoi giardini azzurri uomini e donne andavano e venivano come falene fra bisbigli e champagne e stelle”.
Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby.
Excess Venice Boutique Hotel e i letti da mille e una notte
Se si sceglie di dormire nel lato destro del letto a baldacchino della Superior Emotion Room e di non chiudere le grandi tende, ci si può addormentare osservando la luna che si riflette nel canale, scivolando nel sonno insieme al movimento calmo dell’acqua notturna, risvegliandosi con la luce dell’alba che colora di rosa la facciata bianca della Chiesa di San Sebastiano; con la sensazione di aver dormito un sonno profondo e ristoratore.
“Un albergo inizia da un letto” secondo la Locandiera, che ricerca l’equilibro perfetto tra estetica e funzionalità.
“Un sonno sereno ma che sia straordinario, memorabile, indimenticabile.”
La Locandiera e la sua Locanda di Lusso, il suo Excess Venice Boutique Hotel
L’Excess Venice è la Locandiera e la Locandiera è l’Excess Venice.
Nonostante la luccicante messa in scena teatrale di tessuti lussuosi, dettagli giocosi e opere d’arte ricercate, quello che rimane davvero nel tempo e nella memoria è la sensazione di aver vissuto un’esperienza unica.
Un hotel è la sua storia, la sua commedia, ma nulla la rende più indimenticabile di una Locandiera che la sappia raccontare, coinvolgendo i propri ospiti come se ne fossero i personaggi principali.
“Un ospite viene dalla Locandiera, vive i suoi gusti, le sue passioni, le sue preferenze, cioè le mie, gode dell’antiquariato che per 3 generazioni è stato nei palazzi hotel della famiglia, vede e tocca i miei abiti esposti, legge le mie storie, la mia rassegna stampa, mi vede, mi incrocia a colazione, mi incontra quando parte, mi saluta quando torna, lo invito, lo intrattengo lo consiglio.”
Il momento Sublime della Locandiera
Era gennaio 2019, era prima degli eventi che avrebbero sconvolto il mondo come eravamo abituati a viverlo.
Guardando l’affluenza da tutto il mondo nei suoi alberghi (di Elisabetta Dotto è anche l’Hotel Ambra Cortina), la Locandiera ha pensato:
“Che fortuna che ho avuto. Posso incontrare persone da tutto il mondo che hanno scelto di essere nelle mie realtà”.
Elisabetta Dotto ha sempre guardato al mondo sognando confini aperti e libertà di transito; e continua a sognarlo anche ora, nonostante il momento critico, perché una vera Locandiera è questo quello che desidera davvero e che non smette di costruire per i suoi ospiti, sempre e nonostante tutto.
Venezia, artisti, poeti, eccessi e meraviglia
L’Excess Venice Boutique Hotel è per la passione di una coppia di amanti in fuga dal mondo.
È per la consolazione di un viaggiatore solitario che vaga per riscoprire quanta bellezza c’è nel mondo; per ricordarsi che anche lui ne fa parte.
È per creare la magia necessaria all’ispirazione di scrittori, artisti e poeti che scelgono di immergersi nell’anima antica di palazzi fermi nel tempo, per sentire ciò che ha ispirato Tiziano e Thomas Mann e Eleonora Duse e Henri James e Marcel Proust e Gabriele D’Annunzio e Ernest Hemingway e il maestro dell’ars amandi Casanova, a produrre tanta meraviglia che ancora oggi tocca cuore ed emozioni.
Perché non c’è parola più appropriata di “Excess” per raccontare Venezia e non c’è esperienza più veneziana di viverne la magia dalla Locandiera.
Excess Venice Boutique Hotel & Private Spa
NOTA DI REDAZIONE:
Le citazioni di Elisabetta Dotto sono tratte dal suo libro: “La Bellezza ci salverà – il manuale pratico di marketing della Locandiera per gli hotel“.
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